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PERDERE L’ OLFATTO...


un micio... Naso sopraffino









Perdere il fiuto può essere inteso in diversi modi.

Attualmente è molto frequente sentir parlare di anosmia o iposmia in seguito a infezione virale... normalmente quando sussiste una reazione infiammatoria della mucosa olfattiva dove abitano una moltitudine di recettori nervosi, è normale avere un calo dell’odorato, in quanto il muco prodotto crea una barriera alle molecole volatili difficilmente captate.

E così nulla di strano se con il raffreddore non sento più odori e ...gusto!


Ebbene sí, la qualità gustativa del cibo è in gran parte correlata al senso dell’olfatto che contribuisce all’80% alla costruzione del gusto, attraverso la via retronasale.

Il meccanismo di alterazione nell’odorato in seguito all’attuale presenza sul mercato dell’innominato virus, pare sia diversa, impegnando le cellule di sostegno della mucosa olfattiva e non implicando necessariamente la produzione di muco.


Diversi gli studi che stanno supportando l’azione efficace nel recupero dell’olfatto attraverso una sorta di “training olfattivo” , dove per un tempo piuttosto lungo (fino a 12 settimane) ci si sottopone a esercizi quotidiani di olfazione con oli essenziali o molecole odorose, inalando con qualche inspirazione profonda, 2-3 volte al giorno, 4.-6 tipi diversi di oli essenziali appartenenti alle categorie sotto elencate.



Il kit prevede l’uso di diverse molecole, che coinvolgono oli essenziali speziati, balsamici e freschi, floreali, boschivi, rosati, vanigliati... Menta, Eucalipto, Limone, Litsea, Cedro atlas, Pino, Abete, Geranio, Rosa, Lavanda, Chiodi di garofano, Finocchio, Anice stellato, Zenzero, Vaniglia... puoi farti aiutare nella scelta da personale esperto o fare riferimento a ciò che già c'è in letteratura.


Diverse sono le scuole e i protocolli per la rigenerazione dellla mucosa olfattiva, come a significare che educando l'olfatto a svariate e diverse categorie aromatiche, indipendentemente dall'olio essenziale studiato, si vada comunque a ristabilire le connessioni nervose con il cervello, stimolando l'espressione di nuovi recettori.

Da questi studi emergono miglioramenti dei tempi di recupero dell'odorato, che comunque in queste forme virali, nel tempo riemergerà fisiologicamente, perchè reversibile.

E così i nostri beneamati oli essenziali arrivano a portare aiuto anche in questa occasione… attuali più che mai direi!


Si possono inalare su un fazzoletto, oppure prepararsi gli stick, o ancora direttamente dalla boccetta, per un paio di minuti mattina e sera lontano dall’assunzione di cibi. Puoi scegliere quali annusare ogni giorno, alcuni protocolli suggeriscono di olfattarli tutti, ogni giorno, altri suggeriscono di usare un olio essenziale diverso ogni giorno. L’importante è lavorare con ogni famiglia di molecole costantemente fino a miglioramento.

Possiamo anche utilizzare le sostanze botaniche naturali di alcuni oli essenziali, quelle che rilasciano una forte fragranza ben percepibile, come i chiodi di garofano, il limone, la menta...




Attenzione però a certe categorie di persone che anche attraverso una inalazione secca diretta, consistente e continuata nel tempo e nella frequenza, potrebbero avere reazioni indesiderate, perchè anche se non si percepiscono gli odori, le molecole volatili aromatiche con la loro attività sul sistema corpo-mente funzionano ugualmente.


Perciò attenzione all’inalazione di sostanze contenenti 1,8 cineolo (oli essenziali che richiamano l’Eucalipto) ai soggetti asmatici e ai bambini sotto i 6 anni di età (a questi ultimi sotto i 3 anni e nei soggetti con tendenze epilettiche e convulsivanti evitare anche la Menta). Inoltre alcuni oli essenziali come Cannella corteccia, Timo a timolo, Origano possono irritare la mucosa olfattiva e occorre inalarli molto ben diluiti!


... Affinare ed educarci all’olfatto riporta a un più ampio significato dove il “fiuto” aiuta l’essere vivente a sopravvivere e a cogliere segnali sottili... anche molto sottili... significa dare voce all’intuizione, alla sensibilitá, all’ascolto di percezioni e sentori che sorgono improvvisamente e che possono, subito dopo, sfumare lasciando una strana sensazione di stupore e dubbio.

E’ una voce silenziosa che necessita di apertura e accoglienza perchè possa essere udita; annusare questa voce richiede pazienza e fiducia, arriva da lontano e se trova terreno fertile si manifesterà sempre di più, anzi sará sempre pronta lì, dentro te, dove dimora e riposa.

Quindi... educhiamo e alleniamo l’olfatto attraverso le sostanze botaniche naturali e gli oli essenziali.

Sará nutrimento e salute per tutti i piani di “vivenza” dell’essere umano, dal corpo e la materia densa, al cuore e le emozioni, alla mente e i pensieri, fino ai piani più eterei e oltre...





Sono a disposizione per formazione e corsi online anche personalizzati in Aromaterapia scientifica, Psicoaromaterapia, Autoproduzione, Fumigazione, Profumeria botanica...per amanti, amatori e operatori olistici!

Un invito particolare ai colleghi infermieri che attraverso un uso mirato, sicuro e intelligente possono avere negli Oli Essenziali un alleato che fa la differenza per sè stessi e gli altri!

un caro saluto

Sabrina

ABBIAMO PARLATO DI:


Lavandula angustifolia - Pinus - Citrus limonum - Litsea cubeba - Mentha piperita - Vanilla - Rosa damascena - Geranio (Pelargonium graveolens) tra gli aromi rosati - Cedro atlas - Eucaliptus - Abete - Chiodi di garofano (Syzygium aromaticum, Eugenia caryophilla) - Finocchio (Foeniculum vulgare var. dolce) - Anice stellato (Illicium verum) tra i vanillosi - Zenzero (Zingiber officinalis)


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